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La Lanterna di Diogene

Il progetto riguarda la riparazione, il ripristino e completamento di un edificio danneggiato dagli eventi sismici del maggio 2012 che ha colpito l’Emilia Romagna e parte della Lombardia.

L'immobile, di proprietà della Cooperativa sociale “La Lanterna di Diogene”, è risultato gravemente danneggiato dal sisma, all'epoca del quale ospitava il ristorante, adibito anche ad alcune attività produttive e ricreative svolte dai ragazzi ospiti e soci della struttura, nonchè fondamentale elemento di reddito funzionale alla sopravvivenza della cooperativa.




Il progetto è scaturito da una attenta analisi che ha riguardato i materiali, le tecniche costruttive, lo stato conservativo, lo stato lesionativo e le funzioni, al fine di meglio conoscere e rispettare l'edificio.

A questo scopo sono stati effettuati interventi di riparazione non invasivi e coerenti con l'esistente, con utilizzo di tecniche tradizionali e di bioedilizia.


La bioedilizia ha rappresentato il fulcro della progettazione, in quanto in perfetta sintonia con l'operato della Cooperativa La Lanterna di Diogene, che, da sempre, pone al centro delle proprie attività la produzione di prodotti biologici, infatti, sia nella coltivazione delle campagne, sia nell'allevamento, che nella proposta culinaria, la ridotta impronta ecologica ed il rispetto ambientale risultano filosofie fondanti.




Il sisma del 2012 ha creato lesioni e danni di vario genere sulle murature, dunque si è dovuto procedere alla riparazione e ripristino della continuità dell’appartato murario lesionato mediante pulizia, stilature fughe e formazione di “betoncino” fibrorinforzato in malta di calce idraulica naturale, calce aerea e pozzolana.

Sugli esterni stuccatura in calce e successiva sagramatura ed inoltre sono stati realizzati consolidamenti murari e ripristini con l’utilizzo della tecnica dello scuci-cuci ed iniezioni di calce liquida.

 

Oltre alla riparazione dei danni si è dovuto procedere con l’adeguamento alle normative, tra le quali, ovviamente... la normativa antisismica.

Da un punto di vista funzionale, oltre al mantenimento e miglioramento del piano terra adibito a osteria-ristorante, si è proceduto con il completamento tramite la trasformazione di tutta la porzione del primo piano, che è stata destinata ad uso di locanda, con camere e servizi igienici, nonché dotata di una sala polivalente per scuola di cucina ed altre attività legate alla vita sociale e produttiva della cooperativa. Per poter fruire del primo piano, la struttura è stata implementata con una nuova scala esterna in acciaio dotata di servoscala, che collega l'area del porticato alla sala polifunzionale.

 

La fase dei lavori ha visto i volontari dell’ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) coinvolti nel dare aiuto nella realizzazione del cappotto interno in canapa e calce, parte per la quale non erano previsti finanziamenti o sovvenzioni né di tipo pubblico, né privato.

 

Tutte le opere, comprese le opere di consolidamento, sono state realizzate con l’utilizzo di prodotti e materiali ecocompatibili, a partire dai consolidamenti del solaio di sottotetto con sistema ligneo, l’uso di vari tipi di calce naturale nel consolidamento, negli intonaci, nel cappotto interno, nei pavimenti in cocciopesto.

Un ampio uso della canapa e del canapulo ha contraddistinto tutti gli isolamenti, termici ed acustici, per le pareti perimetrali, i sottofondi, il solaio di copertura ed il tetto a falde che è stato isolato con pannelli di sughero e di fibra di canapa.





L’intervento di recupero è stato inoltre impostato per migliorare gli apporti di illuminazione naturale mediante la creazione di nuove aperture e di camini solari.

Le grandi aperture del fienile sono state trasformate in ampie vetrate e apporti di luce naturale si sono adottati per i bagni, tramite camini solari.

La realizzazione di nuove finestrature lungo il lato nord è stata anche spunto di consolidamento strutturale mediante  cerchiatura in mattoni pieni e tecnica dello scuci-cuci.




La porzione di edificio al primo piano, originariamente dedicata allo stoccaggio del fieno, è stata recuperata e trasformata in sala polivalente; essa racchiude una molteplicità di soluzioni tecniche ed uso di materiali ed è caratterizzata da intonaci in terra cruda.

Strutture di irrigidimento e rialzo del solaio in legno, isolamento in canapa mineralizzata e sughero per il pavimento finito in cocciopesto, canapa e calce per le pareti, sughero e pannelli in lana di canapa per il soffitto, inoltre intonaci in canapa e calce ed in argilla, tinteggiature naturali fanno di questo ambiente il simbolo della naturalità che La Lanterna di Diogene vuole rappresentare.


La Lanterna di Diogene è vista dai volontari dell'ANAB come un luogo magico, ove persone meravigliose imparano a produrre ottimo cibo e vino e "aceto balsamico tradizionale di Modena" da offrire ai tavoli dell'Osteria, ricostruendo comunità e solidarietà fra le persone, nel rispetto delle loro diversità.





PROGETTO:

Committente - Cooperativa sociale "La Lanterna di Diogene" (sito: http://www.lalanternadidiogene.org/ )

Luogo - Solara di Bomporto (MO)

Realizzazione - Anno 2013 - 2015

Enti finanziatori: Regione Emilia Romagna ( Contributo ai sensi D.L. N. 74/2012 e s.m.) ; Rotary Club; Donazioni private; Volontariato ANAB.


Progettazione e DL architettonica: Geom. Olver Zaccanti + Bicubo Architetti - Ref. Arch Alessandro Beber

Progettazione e DL strutturale: Ing. Luigi Rivoli

Imprese costruttrici: Costruire naturale - Progetto Canapa Ferrara s.r.l. - Dico s.r.l. - Volontari ANAB (www.anab.it)


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